Nel post precedente vi accennavo che, tra i molteplici impegni estivi, abbiamo tentato una convivenza fraterna pensata per gli insegnanti della scuola di Busto e le loro famiglie.
Senza pretese, è stato un po' questo il nostro lemma, abbiamo deciso di trascorrere qualche giorno insieme per
conoscerci meglio, per
programmare il nuovo anno lavorativo, per
dipingere e per
"studiare".
Ci ha ospitato Mara nella struttura di Desio appartenente alla Comunità del Piccolo Gruppo di Cristo, un posto perfetto, una vera e propria di casa di preghiera, pensata per accogliere gruppi famigliari e non, dotata di stanze con bagno, cucina professionale, sale di lavoro e una bellissima cappella... dimenticavo il giardino, fondamentale per i bambini.
Il tutto era auto gestito, ci siamo organizzati abbastanza bene anche perchè eravamo pochi, e i mariti non iconografi, tra i quali il mio, ci hanno dato una potente mano, soprattutto in cucina.
Sinceramente mi preoccupavano un po' i bambini, due miei, e tre di Laura e Giovanni, invece è stato come non averli, si sono subito affiatati, nonostante la differenza d'età.
Quando qualcuno di loro diventava un po' insofferente ed iniziava ad entrare nella stanza di lavoro bastava dire la frase magica
"se siete stanchi di giocare fate un po' di compiti" e tutti sparivano come topi inseguiti da un gatto affamato... scherzi a parte sono stati bravissimi!!!
Noi iconografi avevamo portato ciascuno qualcosa da fare,
alla mattina ci confrontavamo, poi lavoravamo fino alla sera, verso le sei del pomeriggio si interrompeva la pittura per dedicarsi alla
lettura condivisa di un libro.
La scelta è ricaduta su: LA CHIESA E LE IMMAGINI di
Daniele Menozzi
Molto interessante, tocca i momenti salienti della storia iconografica e delle arti figurative dalle origini ai nostri giorni, citando i testi fondamentali che hanno influito su tali mutamenti, noi ci siamo concentrati maggiormente sulla modernità.
Purtroppo il tempo è stato troppo poco e forse ci saremmo dovuti preparare meglio per ottimizzare questi istanti preziosi, nonostante ciò
sono emerse conversazioni importanti e seri scambi d'opinioni... e anche qualche sana risata, com'è nel nostro stile!!!
Inutile dire che
pranzi e cene sono stati i momenti di maggior relax. Una cucina semplice, supportata da bocche buone, è la chiave vincente per spazzolare sempre tutto!!! Così è successo!!!
La giornata si chiudeva in cappella con
un breve momento di preghiera per salutare Colui che ci aveva riunito.
L'ultimo giorno
siamo andati in gita al monastero di San Pietro al Monte, molto bello anche se un po' faticoso, prima di arrivare alla stupenda basilica romanica lombarda si deve percorrere un bel pezzo a piedi nel bosco
...diffidate di chi vi dica che la strada è breve e fattibile, si tratta di una vera salita di montagna, non di quelle estreme ma, per chi non è allenato come me, di tutto rispetto... c'è da dire che non potevamo lamentarci troppo, quando con noi stoicamente avanzava Laura, in cinta di cinque mesi, munita di macchina fotografica, intenta ad immortalare le nostre misere fatiche.
... però arrivati alla meta ne è valsa veramente la pena, se vi capita, andateci, è un posto stupendo.
"Affreschi, architettura, ornati si intrecciano e si compenetrano in un racconto teologico unitario" come dice bene
Carlo Castagna nel suo libro UN MONASTERO SULLA MONTAGNA. Noi abbiamo avuto la fortuna di conoscere l'autore che ci ha fatto da guida spiegandoci, con dovizia di particolari, ogni bellezza nascosta.
La mattina dopo siamo partiti,
felicemente tristi, felici perchè erano stati dei bei giorni, tristi perchè ci dovevamo lasciare... c'era chi già pensava ad un prossimo incontro, tra questi mio marito, quello che non voleva venire... è proprio vero che
basta poco per stare bene, e che le cose semplici, fatte con amore, sono le più belle, come questa convivenza senza pretese.