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A Pentecoste finita alcune considerazioni:
un grazie enorme a tutti quelli che mi hanno aiutato con materiali, consigli, pacche sulle spalle... ma un grazie speciale va a LEI, l'Icona, che mi ha tenuto compagnia per nove mesi, insegnandomi
pazienza, umiltà, tenacia.
Mi ha aiutato a penetrare nel mistero, ha dialogato con me in ogni fase della stesura.Dipingere un'icona per me è sinonimo di pregare, mentre lavoro entro in relazione con Dio, mi scopro modellando il Creatore che nello stesso tempo mi ricrea e rigenera in una spirale infinita di imperfezione perfezionabile che tende ad un perfezione pur sempre imperfetta...
Sì, perchè quando Dio decide di amare l'uomo un simile paradosso accade più spesso del previsto...é il paradosso del Natale, di un Dio fatto bambino venuto a salvare il mondo intero.
Allora la Pentecoste a Natale non è poi così fuori stagione, perchè anche lei, come ogni altra icona narra la grandezza di Dio, che per amore della sua creatura, si fa povero, in balia dell'universo, della materia, e soprattutto dell'uomo, perdonandolo, amandolo e arricchendolo con il più grande tra i suoi doni, Lui stesso.
Buon Natale a tutti!!!
Un abbraccio!!!
Rosella
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