*
Si tratta di un piccolo rullo che usano gli imbianchini, ero un po' scettica perché la rotellina è spugnosa, veramente ne ho anche una pelosetta, in ogni caso ho optato per la spugnosa.
Come sempre ho intagliato la tavoletta, ed incollato un telo.
Poi ho steso le prime due mani di gesso con il solito pennello, massaggiando con energia affinché tutti i pori della tela fossero otturati;
è importantissimo questo passaggio per non far fuoriuscire le bollicine.
se nelle prime due fasi i buchi non spariscono, si trascinano inevitabilmente fino all'ultima mano.
Dopo di che, ho iniziato a sperimentare il rullo, il vantaggio evidente è stato quello di eliminare le strisciate del pennellacio, l'incognita: la spugna che faceva un sacco di bollicine, in ogni caso sulla superficie gessata non restavano pori aperti, mi sono così fidata ed ho proseguito nell'esperimento
... le ultime mani le ho spatolate con il gesso rappreso.
Non ho ancora levigato ma il risultato sembrerebbe molto buono.
Purtroppo il mese di luglio non è stato favorevole per la doratura, l'aveva intuito Sebastian, io avendo una scadenza ho dovuto dorare e brunire; ho sperimentato un nuovo metodo, suggerito da Giovanni, che altera leggermente i tempi, l'agata scorreva bene ma l'oro è rimasto solcato, non graffiato, solcato, forse ho esagerato con lo strato di bolo... troppo spesso?
Chi lo sa, con l'oro non ci sono certezze!
Nel tentativo di migliorare mi sono accanita sulle tavolette di prova
... ma l'oro ha una specie di vita propria e prima o poi si vendica se lo tratti male ... così è stato!
La doratura della Vergine l'ho dovuta scartavetrare fingendo un effetto anticato ...no coment!
...per quanto riguarda il Pantocrator, dopo tutto si tratta di uno studio del volto, chiuderò un occhio sull'aureola "orrorosa".
Per il momento è tutto, vi lascio con qualcosa di finito, buone vacanze ai più fortunati!