mercoledì 20 ottobre 2010

Lo studio dei panneggi


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Molto spesso, nel nostro ambiente, si sente parlare dell'importanza del disegno.
Tra gli iconografi c'è chi dipinge discretamente ma non sa disegnare, non parlo di creare per forza un'icona nuova, soprattutto quando si è alle prime armi, il rischio è di commettere seri errori interpretativi, storici ed estetici, piuttosto mi riferisco all'importanza di capire quello che stiamo facendo.
Anche quando si copia un modello, o si ricostruisce un'immagine antica, o anche quando semplicemente si trasferisce lo studio di un maestro sulla propria tavola, è essenziale decifrare il ragionamento che soggiace ad una scelta grafica di linee, luci e volumi che ci permettono  d'ottenere quel dato risultato.
In altre parole , capire è vitale per interpretare in modo intelligente e non becero la nostra icona.
Chi segue il mio blog sa che non faccio spesso pubblicità ai miei maestri, ne alla scuola che frequento, ma in questa occasione non posso tacere l'ottimo lavoro che sta portando avanti Antonio De Benedictis introducendoci, con la sua alta pedagogia, nel mondo del disegno iconografico.
Mi riferisco al corso d'approfondimento che è appena terminato a Busto, è ormai da tre o quattro anni che questi incontri sono offerti agli allievi che vogliono migliorare seriamente.
Dopo un'introduzione al disegno iconografico, nel 2009  abbiamo affrontato lo studio delle mani, e quest'anno lo studio dei panneggi.
Durante i tre giorni di "lavoro forzato" il tempo vola, il materiale è denso, ogni tanto la mente fuma, c'è chi si prende un'aspirina e chi scoppia in risate insensate e nervose; è normale, troppa attenzione fa questi scherzi, ma non ci si deve dimenticare che si tratta di un trampolino di lancio per continuare ad esercitarsi nel corso dell'anno ...e della vita.
Abbiamo cercato di capire come si formano le pieghe di un panneggio, l'importanza del grafismo nelle nostre icone,il rispetto dell'anatomia sottostante, perchè Dio si è fatto uomo e non uno scherzo della natura, come ci suggeriscono alcune icone mal eseguite.
In fine abbiamo affrontato gli schiarimenti  dei panneggi addentrandoci nel complesso argomento della concezione del volume e dei punti luce nell'iconografia.
Il risultato: è una voglia immensa di disegnare, di capire, di sviscerare le immagini...era da tanto che non mi sentivo così felice di dover affrontare un argomento; Antonio riesce a darti la carica per studiare, l'interesse per approfondire e soprattutto il metodo con cui farlo.









Questi sono due esercizi che ho fatto durante il corso, non ve li mostro perchè ben riusciti, anzi, sono qui per ricordarmi quanta strada debba ancora fare, anche se oramai mi sto convincendo che il bello è camminare , non arrivare!!
A presto e buon lavoro a tutti!!!