lunedì 27 settembre 2010

"Chi ha visto me ha visto il Padre" 3° Convegno Nazionale degli iconografi

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Eccomi di ritorno da quello che è stato un intenso viaggio, corto nel tempo ma denso di contenuti ed "effetti collaterali"; una corsa contro il tempo tiranno, nella speranza di assorbire il più possibile da quel peculiare mando di amanti dell'iconografia, nuovi ed antichi.
Dare volto a personaggi storici come Paolo Orlando, Fabio Nones e conoscere mitiche figure femminili come Raffaela D'Este, Claudia Rapetti, Luisa Sesino, Luciana Maria Mirri , e Maria Giovanna Muzj, che a mio parere hanno dominato la scena del convegno, è stato intellettualmente arricchente ma, soprattutto, umanamente e interiormente sconvolgente.

Credo che tutti i nuovi arrivati si siamo sentiti piccolissimi, però per me è stato un po' più difficile, è da tempo che lo Spirito sta vagliando, come si suol dire, la mia vocazione d' iconografa, non sul piano professionale (tutto va fin troppo bene) ma sul piano ontologico.
 Qualcuno tra i relatori ha detto che scrivere icone ti trasforma, che tu lo voglia o no, io aggiungo che chi vede Lui, vede (dipinge, rappresenta) il Padre, e quando sei guardato da Dio, nell'icona che stai in modo impreciso abbozzando, la vita ne esce trasformata.
In questi giorni mi sono sentita come Giacobbe che lotta contro Dio, più che come Elia che riconosce Dio nella leggera brezza;  indubbiamente Dio c'era, e aleggiava su quella "casa" che ci ospitava.
 La reazione immediata è stata la fuga, o come dico spesso : ma chi me lo fa fare. In ogni caso, che si tratti di lotta o di vento rispettoso del più piccolo dettaglio umano, la conclusione è una sola: non si può sfuggire, perchè non siamo noi che cerchiamo Lui ma è Lui che cerca noi, e quando ti cerca, finchè non ti ha trovato,  non desiste.

 In quella sede ho capito che devo fare un cammino  di conversione, verso Dio, ma soprattutto verso la sua Chiesa, intesa come ecclesia, assemblea, comunità, ma ho anche capito che le icone possono aiutarmi a compiere questo difficoltoso ritorno, che non so come, ne quando, inizierò; di una cosa sono certa, culminerà nell'abbraccio misericordioso del Padre.

Questo mi porto a casa ...e vi assicuro che per me, non è poco!!!!
Grazie a tutti quelli hanno reso possibile questo incontro, organizzandolo, esponendosi, e soprattutto pregandolo.

PS per la mia amica Marcella: ricordati quello che mi hai promesso!!!!!!!!!!!!!!

4 commenti:

  1. Bene bene, dove eravamo rimasti?
    ... Io che ti dicevo di mettere la massima cura nel dipingere las 200 conchas simbolo di Santiago ... E tu che mi dicevi di stare attento nel mio pellegrinaggio ...
    ... Direi che entrambe si sono svolte per il meglio ... La tua croce è terminata ed il mio cammino pure ... Purtroppo ... sono tornato alla mia stupida routine lavorativa ... SEGUE / TERENZIO 1

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  2. Ora, riguardo alla difficile prova che stai affrontando ... vorrei solo dirti che essere iconografo non è poi così dissimile da essere peregrino ... Camminare non è andare da un posto all'altro, ma è ciò che ti succede mentre, così come scrivere un icona, come ben sai, non è semplicemente dipingere, ma rappresentare un mistero infinitamente grande, che se non ci venisse rivelato non sarebbe umanamente comprensibile ... SEGUE / TERENZIO 2

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  3. Ciò che ne deriva è semplicemente sconvolgente: io, mentre cammino, mi rendo conto che la strada mi viene incontro, tu/noi (io più impropriamente)diventiamo umili strumenti, a volte raggianti come Mosè dopo aver scritto le ns. tavole al Suo cospetto sul monte ...
    Possa dunque la grazia di Colui che tutto muove illuminarti nella tua ricerca e darti forza per giungere là dove sei attesa, pellegrina dell'Immagine, pellegrina nell'anima ...
    Ora in attesa di incontrarti in occasione del prossimo corso di iconografia in quel di Busto Arsizio ... ti saluto come si conviene tra pellegrini antichi e moderni al tempo stesso: ULTREIA (sempre più avanti) ... cui si risponde SUSEIA (sempre più in alto)
    1 abrazo y adelante, mas allà y mas arriba ... FINE / TERENZIO 3 (mi scuso per essere stato forse prolisso)

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  4. Ciao Terenzio, è troppo bello quello che mi scrivi che non posso risponderti ma solo ringraziarti, mi hai letto nell'anima!
    Nei momenti in salita ritornerò al tuo commento e continuerò il viaggio. GRAZIE INFINITE!!!
    Tra poco ci vediamo, un abbraccio fortissimo!
    Rosella

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