martedì 10 aprile 2012

Inviteremo la Sacra Famiglia alla festa della Famiglia?


Alla fine di Maggio si celebra a Milano il Settimo Incontro Mondiale delle Famiglie. 
Tramite i delegati delle nostre parrocchie siamo stati contattati personalmente. Ci hanno invitati a partecipare all'evento e hanno chiesto  un'eventuale disponibilità per il lavoro di preparazione e d'accoglienza. 
Io purtroppo non posso aiutare nessuno, in quel periodo devo sbrigare un impegno precedentemente preso e la mia casa non è in grado di ospitare esseri umani :)
Volevo però farvi leggere una mail che una mia amica ha rimandato come risposta all'invito, è molto forte e ci obbliga a riflettere.




“ Grazie per l’invito ma io non ci andrò. Non sono simpatizzante di queste manifestazioni così caotiche e numerose che trasformano il Papa in una rock star, e i fedeli in fans sfegatati. 
Le carte in regola ce le avrei, un solo marito, del sesso giusto, due figli (un po’ scarso ma sufficiente), bazzico in parrocchia, non ho grossi scandali alle mie spalle … quindi si, potrei andarci.
Non ci vado perché soffro leggermente di claustrofobia, troppa gente, tutta accalcata in spazi ridotti…
E poi..."Festa della famiglia", ma  a che famiglia pensiamo? A quale mandiamo l’invito? 
Certamente  non ai divorziati, anche i separati un po’ se la sono cercata, le famiglie di fatto proprio non hanno nessuna scusa…gay e lesbiche non esistono, non siamo mica in Spagna!!!                                      In  sintesi una famiglia formale: papà, mamma, figli, nonni e zie zitelle, non single, fa troppo “sex in the City”.
No grazie, non voglio partecipare ad una festa che escluda l’uomo reale, che lo giudica come infetto, che non celebra l’amore a tutto tondo ( l’amore che gioisce, che soffre, che si sacrifica, che dona, che rispetta, che cerca il bene dell’altro etero o omo che sia)  ma che di fatto si accontenta solo di avere le carte in regola, la storica “facciata pulita”.




 Una festa che ha come emblema la Sacra Famiglia ma che si scorda di guardare negli occhi quella di Nazaret, altrimenti vedrebbe in Maria una donna sola, una ragazza madre, risparmiata dall’accusa di adulterio solo grazie alla bontà di Giuseppe,





... un uomo che nonostante tutto, fino in fondo, crede con fatica e dolore, un uomo onesto, silenzioso eppure costretto a non farsi una famiglia propria , ad abbracciare uno oscuro segreto che ne lui ne la sua sposa riusciranno mai a capire bene.



…e un figlio, un figlio strano, che non si sposa e non procrea, che non vive come gli altri, che non ubbidisce ne ai genitori ne al sinedrio ma al Padre suo che sta nei cieli, un uomo che nella sua maturità ha vissuto con altri dodici uomini, un uomo che non rifiuta la compagnia di prostitute e peccatori… sì, è vero loro cambiano, ma cambiano perché lui li ama ancora prima d’essere cambiati.
Un figlio che è morto da schiavo perché si credeva Dio, per noi cristiani poi è risorto, e siede alla destra del Padre, ma per quanto riguarda l’analisi comportamentale della famiglia: un’altra macchia indelebile che rimane sul curriculum.



Insomma per quei tempi, una famiglia così strana non sarebbe mai stata invitata alla festa cattolica della famiglia …  ed una festa che esclude, anche senza capirlo, tre personaggi così illustri…non fa per me!
Chiedo scusa a tutti quelli che andranno con animo puro, felici di festeggiare qualcosa di realmente bello, ma io con questa a-mail voglio schierarmi dalla parte di tutti quelli che si sentono esclusi dalla loro madre chiesa, e sono tanti, forse più degli altri.”

Grazie "Mafalda" per la tua tagliente onestà, ti sento più vicina di quanto non creda!

9 commenti:

  1. “Lo Spirito soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai né da dove viene né dove va”. Non è imprigionabile nei rigorismi degli schemi umani, agisce nella libertà… E continua a sorprenderci con la forza vivificante del suo Amore che si rivolge a ogni persona, a ogni singola persona, a prescindere… Vola alto, al di sopra delle muraglie che, in nome di Dio, eleviamo fra noi e i nostri fratelli. L’Amore include non “esclude”, accoglie non “emargina”, unisce non “divide”, riconcilia e non inasprisce i contrasti… È Fede nell’uomo, Speranza per tutti, Carità che sana e rinnova…
    Grazie, Mafalda, per avercelo ricordato!

    RispondiElimina
  2. Ciao Rossella,
    ho letto il post, analisi attenta, di una società odierna?
    Non ti nascondo che leggerlo, deduce da parte mia un momento di riflessione.

    Ma, nel vangelo appena passato abbiamo sentito, Padre perdona loro perchè non sanno quello che fanno, ed inoltre il comandamento nuovo " amatevi gli uni gli altri come io ho Amato voi", sono solo alcuni, dei doni della Croce.

    Con questo non sono aboliti i dettami consegnati a Mosè, sono solo rinnovati nel sangue dell'Agnello.

    Deduco, nella mia povertà teologica, non è da tutti credere ed avere un Dio che ti lascia "libero" di pensare, agire, comunicare con il creato, ma è nella coscienza di ogniuno di noi, saperlo far abitare nel proprio cuore.

    Un abbraccio, antonio.

    RispondiElimina
  3. Sapevo che Mafalda non ci avrebbe lasciato indifferenti, io sono pienamente d'accordo con lei anche se non ho la forza d'essere così schietta e sincera. Se dovessi scegliere tra la Legge rinnovata di Mosè e lo Spirito vivificante, non c'è dubbio, sceglierei lo Spirito, ma come bene ci ricorda il Pellegrino, l'amore include, non esclude, non siamo costretti a scegliere perchè la legge rinnovata è solo un sottoinsieme (buono, ma pur sempre parziale) mentre lo Spirito di Dio è l'insieme madre che abbraccia tutto e tutti, rinnovandoci, trasformandoci, unendoci,sublimandoci, come solo Lui sa fare!!!

    RispondiElimina
  4. Ogni tanto guardo questo blog perché mi piacciono le tue icone. Non so chi sia Mafalda, ma mi piace e condivido ciò che dice in questo post a proposito della famiglia di oggi. E condivido anche il suo sdegno per ciò che purtroppo stiamo vivendo nella nostra Chiesa. Per caso questo pomeriggio ho rivisto un filmato della rai sul Concilio Vaticano II. Ho risentito una frase di Paolo VI, pronunciata proprio verso la fine del Concilio: "Per essere cristiani fedeli oggi, bisogna avere il cuore grande, il cuore aperto, il cuore che prede le proporzioni del cuore di Cristo e ama tutti perché tutti sono figli di Dio". Grazie Mafalda, per questa condivisione e grazie Rossella per le belle icone che fai - Luigi

    RispondiElimina
  5. Ciao Luigi, grazie per scrivermi, questo post è forse il più spinoso che abbia mai pubblicato, nonostante tutto lo rifarei; la sfacciataggine di Mafalda mette a nudo un sentire ecclesiastico da molti condiviso, e se ci scaldiamo, o amareggiamo perchè la chiesa non ha un cuore grande, aperto, come quello di Cristo, è che in fondo la amiamo e non siamo rassegnati nel vederla buttarsi via come alcune volte fa.
    Ha così poca incidenza sull'uomo, non perché l'uomo segue il mondo e la chiesa è fedele a se stessa ma piuttosto perché l'uomo da questa chiesa non si sente amato ma solo giudicato.
    Non è neanche del tutto vero questo, infondo "Chiesa" siamo tutti, ed alcuni di noi amano veramente il fratello, solo che questi pochi eletti non fanno rumore, non scrivono blog, non escono in tele. Grazie Luigi per lo spunto che ci hai dato, spero che la preghiera di Paolo VI si faccia realtà nella Chiesa di Dio. Con affetto! Rosella

    RispondiElimina
  6. Ciao Rosella,
    rileggendo i commenti, ma sopratutto grazie a Mafalda, anche se non conosco fisicamente, vorrei farvi partecipi, di una poesia, che accompagna il momento della mia adorazione personale.

    Nelle situazioni difficili, mi aiuta a vedere il bicchiere mezzo pieno, che mezzo vuoto.

    - Sognanvo di camminare con il mio Signore in riva al mare, e guardavo dallo schermo del cielo, tutti i giorni della mia vita passata.

    Per ogni giorno trascorso, apparivano due impronte, le mie e quelle del Signore, ma in alcuni tratti, ho visto una sola impronta, proprio nei giorni più difficili della mia vita.

    Allora ho detto: "Signore, io ho scelto di vivere con te e tu mi avevi promesso, che saresti stato sempre con me. Perchè mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?"

    E Lui mi ha risposto, "Figlio tu lo sai che io ti amo e non ti ho abbandonato mai, i giorni nei quali hai visto soltanto un'orma sulla sabbia, sono proprio quelli in cui ti ho portato in braccio".

    A me, a noi e voi formare ed essere, la Chiesa!

    Un abbraccio a tutti, antonio.

    RispondiElimina
  7. Ciao Rossella, scusa se saluto anche Mafalda, pur non conoscendola, attraverso il tuo blog.

    Rileggendo i commenti al post, vorrei farvi partecipi di una poesia, che nell'adorazione personale, mi aiuta a vedere, sempre, il bicchiere "mezzo pieno, che mezzo vuoto".

    - Sognando di camminare in riva al mare con il mio Signore, rivedevo sullo schermo del cielo tutti i giorni della vita passata.

    Per ogni giorno trascorso, apparivano sulla sabbia due orme, le mie e quelle del Signore, ma in alcuni tratti ho visto una sola orma, proprio nei giorni più difficili della mia vita.

    Allora ho detto,"Signore io ho scelto di vivere con te e tu mi avevi promesso che saresti stato sempre con me. Perchè mi hai lasciato solo, proprio nei momenti più difficili?"

    E lui mi ha risposto:" Figlio, tu lo sai che io ti amo e non ti ho abbandonato mai; i giorni nei quali hai visto soltanto un'orma sulla sabbia, sono proprio quelli in cui ti ho portato in braccio".

    Un abbraccio, Antonio

    RispondiElimina
  8. ¡Que hermoso! Muchas gracias por compartirlo!
    Dios le bendiga.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. gracias por estar con nosotros

      antonio

      Elimina